Olio e scienza: 5 curiosità che non conoscevi sull'olio d'oliva
Un ingrediente quotidiano può custodire tanti segreti. Oggi ti portiamo a scoprire 5 curiosità che forse non conoscevi sull’olio extravergine d’oliva. Pronti? Via!
Perché l'olio galleggia sull'acqua?
Tentare di mescolare olio e acqua in un bicchiere è un esperimento che spesso viene proposto ai bambini. Prova infatti a versare dell’acqua in bicchiere contenente un fondo di olio d’oliva. Vedrai che l’olio si trasformerà in piccole gocce galleggianti e raggiungerà facilmente la superficie. Perché?
La ragione per cui l’olio galleggia sull’acqua è la differenza di densità delle due sostanze. A parità di volume, l’acqua ha una densità maggiore dell’olio. Questo farà si che l’olio, più leggero, tenderà a posizionarsi al di sopra dell’acqua.
Quanto pesa un litro d'olio d’oliva?
La densità è collegata al peso specifico delle sostanze. Secondo il Sistema di Misurazione Internazionale, un litro di olio d’oliva pesa 916 grammi. Questa indicazione non è certamente univoca e la misurazione può oscillare fino a 920 grammi. Il peso può variare di alcuni grammi in base alla qualità delle olive utilizzate e alla resa delle stesse. Da valutare attentamente anche la temperatura, che influenza la densità dell’olio. Per la misurazione internazionale viene considerata una temperatura dell’olio d’oliva di 15 °C.
Perché l'olio evo brucia in gola?
Il pizzicore che si avverte assaggiando l’olio extravergine d’oliva è spesso collegato alla bontà dell’olio e alla sua freschezza. L’olio nuovo provoca sempre un certo raschietto in gola. Questo effetto è sintomo della presenta di principi attivi nella spremitura, e non ha niente a che fare con l’acidità dell’olio.
L’olio d’oliva che pizzica in gola è un olio extravergine che contiene Oleocantale. L’oleocantale è un polifenolo attivo all’interno dell’olio, insieme ad altre sostanze benefiche per l’organismo. I polifenoli infatti sono molecole di principi attivi dalle proprietà antinfiammatorie, lenitive e antiossidanti. Veri toccasana per l’organismo! Ovviamente la presenza di queste sostanze dipende molto dal cultivar, dal territorio di provenienza del prodotto e dalla tecnica di produzione dell’olio. Dunque ricorda, oli buoni pizzicano meglio!
L'olio scade?
Quando si parla di olio extravergine d’oliva, i dubbi sulla conservazione e sulla scadenza del prodotto si presentano ogni anno. E ci chiediamo sempre se l’olio possa scadere nelle nostre dispense.
In generale, l’olio non scade dopo un anno. L’olio dello scorso anno non è dannoso per la salute. Per l’olio infatti si parla di termini di conservazione e non di scadenza. Si stima che l’olio extravergine possa essere consumato nei 12/18 mesi successivi all’imbottigliamento. Successivamente a questo periodo, semplicemente non è più garantita la permanenza inalterata delle caratteristiche organolettiche (profumo, colore) del prodotto, pur non compromettendone la commestibilità. Inoltre, l’olio filtrato è più resistente al tempo che passa rispetto a quello non filtrato.
L’indicazione temporale dunque indica il periodo in cui l’olio extravergine d’oliva mantiene inalterate le sue proprietà organolettiche e di gusto, senza alterazioni dovute al tempo. Diversa è la valutazione rispetto ad alterazioni di gusto o colore causate da fattori esterni come la luce o il calore.
Perché si conserva sott'olio?
La conservazione sott’olio è un metodo di conservazione naturale in cui gli alimenti vengono immersi in olio (generalmente d’oliva) e inscatolati per resistere al tempo ed essere consumati in futuro.
Ma come funziona?
L’obiettivo della conservazione sott’olio è quello di isolare l’alimento dal contatto con l’aria. Questo permette che il cibo non venga a contatto con l’ossigeno e blocchi la proliferazione di batteri aerobici, causa del deterioramento del prodotto.
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